Ricotta Schotte

aggiornato al 26/07/2019

Ricotta Schotte
Preparazione casearia fresca o semistagionata, magra, a pasta dura, prodotta dal siero “dolce” che rimane dopo l’estrazione della cagliata durante la produzione di formaggi da latte vaccino, prevalentemente a pasta cotta, sottoposto a coagulazione lattica e riscaldato ad alta temperatura. Per la produzione e la conservazione si utilizzano due metodi: il primo, quello classico, per la "Ricotta Schotte-Schotte Kneidilam”, con cottura superiore a 80 °C, affumicato e stagionato, a forma di caciotta o di “pera”, di colore bruno, con gusto più o meno intenso; l’altro per la “Gelelchtschotte–Saurnschotte”, con cottura a circa 60 °C, fresco, sottovuoto, a forma di “pera”, senza affumicatura (quindi privo del gusto leggermente amarognolo che caratterizza la ricotta affumicata), di colore bianco, aromatizzato. La saurnschotte è la combinazione di latte e dragoncello locale che profuma di finocchio selvatico e menta: niente caglio o fermenti. I sappadini lo servono accompagnato da patate lesse, con la polenta, oppure come ripieno degli gapitschta kropfn, ravioli di patate, di cui gli abitanti di queste valli tra le Dolomiti e le Alpi carniche sono particolarmente ghiotti. Utilizzata “da tavola” si abbina sia a vini bianchi che rossi, abbastanza maturi, di medio corpo, abbastanza caldi, anche leggermente aromatici.

Marchi
Classificazione
PAT
Nazione:
Italia
Regioni:
Veneto
Province:
Belluno
Prodotto
Preparazione casearia
Materia prima
Erbe aromatiche
Sale
Siero
Spezie
Lattifera
Vacca
Consistenza della pasta
Pasta dura
Tempo di stagionatura
Fresco
Semistagionato
Tenore di grasso
Magro
Tecnologie di lavorazione
Affumicato
Aromatizzato
Pressato
Ricotto
Tipologia di coagulazione
Acido-Termica
Tipologia di crosta
Assente
Galleria fotografica
Allegati
Accettazione

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