Cacio di nonno Nino di Montalto di Castro

aggiornato al 24/10/2022

Cacio di nonno Nino di Montalto di Castro

Formaggio grasso, da tavola o da grattugia, lasciato stagionare da 60 giorni a 6 mesi, a pasta cruda, semidura; prodotto con latte ovino, intero e crudo. Ha forma cilindrica con superficie che reca i segni del canestro usato per la formatura; facce piane e scalzo diritto, entrambi di dimensioni variabili, con pezzatura da 4÷5 Kg. La crosta è sottile, semidura, di colore ocra o grigiastra, untuosa per il trattamento con olio extra vergine di oliva e spazzolata per asportare le muffe in eccesso; la pasta è abbastanza dura, granulosa, con presenza di occhiatura, di colore giallo paglierino o dorato. Il sapore è ricco, deciso, pizzichino e con aromi e profumi variabili in base alla stagione e all’alimentazione delle pecore. Si degusta in purezza, ma viene anche utilizzato nella gastronomia e nella cucina locale. Un abbinamento tipico è con i vini della DOC Colli Etruschi Viterbesi o Tuscia: a stagionatura breve si abbina a vini bianchi anche abbastanza aromatici (es. da vitigni di Procanico, Malvasia del Lazio, Grechetto, Moscato bianco, localmente detto Moscatello, …); se stagionato, sono più indicati vini rossi di corpo in grado di sostenere le note piccanti e saporite del formaggio (es. da vitigni di Montepulciano, localmente detto Violone, Sangiovese, Grechetto rosso, localmente detto Greghetto, Canaiolo nero, localmente detto Canaiolo, Merlot, …)

Marchi
Classificazione
PAT
Nazione:
Italia
Regioni:
Lazio
Province:
Viterbo
Prodotto
Formaggio
Materia prima
Latte
Sale
Lattifera
Pecora
Stato del latte
Crudo
Intero
Temperatura della cagliata
Pasta cruda
Consistenza della pasta
Pasta semidura
Tempo di stagionatura
Semistagionato
Tenore di grasso
Grasso
Tipologia di caglio
Capretto
Tipologia di coagulazione
Presamica
Tipologia di crosta
Trattata
Galleria fotografica
Allegati
Accettazione

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