Preparazione casearia, nata nei secoli passati partendo da formaggi e/o ricotta, che faceva parte di quelle produzioni utili a recuperare formaggi poco commerciabili, o difettosi. Da tempo si ottiene partendo esclusivamente da un formaggio fresco (tipo “toma”) prodotto appositamente per questo scopo, sbriciolato e impastato con sale e spezie (pepe e semi di cumino). È di forma parallelepipeda, a base rettangolare, del peso variabile da 8,0 a 15,0 kg, con crosta sottile di leggero colore ocra scuro, pasta compatta priva di occhiature, di colore giallo-bruno, molto sapido, con riconoscimenti aromatici legati alle aromatizzazioni applicate. La forma parallelepipeda del Salagnùn, pensata forse per consentire di “affettarlo” più agevolmente, viene ottenuta pressando l’impasto all’interno di una cassa/contenitore parallelepipeda. Il suo nome deriva chiaramente dalla parola “sale”, proprio perché il prodotto è marcatamente salato. Viene solitamente abbinato con un vino rosso, fermo, di buon corpo, abbastanza morbido, caldo, giustamente tannico, con un ricco profilo olfatto-gustativo e, soprattutto, con una buona persistenza aromatica.
Prodotto Preparazione casearia Materia prima Erbe aromatiche Formaggio Sale Spezie Lattifera Vacca Stato del latte Altro Temperatura della cagliata Pasta semicotta Consistenza della pasta Pasta semidura Tempo di stagionatura Semistagionato
Tenore di grasso Grasso Tecnologie di lavorazione Aromatizzato Tipologia di crosta Con muffe Pulita