Con il nome Caprino Presamico Piemontese si raggruppano tutte quelle tradizioni casearie caprine, non puntualmente definite da un nome storico e da una storica tecnologia produttiva, ma storicamente presenti sul territorio. Sono quasi sempre quei formaggi che genericamente vengono definiti, in dialetto piemontese, “Tuma o Tumin ‘d Crava”. La caratteristica essenziale è la tecnologia produttiva, riconducibile al termine “coagulazione presamica” e quindi a delle distinte caratteristiche organolettiche.
Formaggio fresco a latte di capra intero, crudo o pastorizzato. Di piccola pezzatura intorno 100÷500 g. La forma è cilindrica (diametro 8÷12 cm) e lo scalzo è alto 3÷6 cm. La pasta, di colore bianco niveo, è morbida, ma compatta, priva di occhiature e facilmente solubile in bocca. Il profumo e il sapore ricordano il latte caprino pur rimanendo delicato e dolce, mai eccessivamente ircino. Il prodotto può essere stagionato da pochi giorni sino a 2 ÷ 3 mesi.
Marchi
Classificazione
PATNazione: ItaliaRegioni: Piemonte Province: Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Vercelli
Prodotto Formaggio Materia prima Latte Sale Lattifera Capra Stato del latte Crudo Intero Pastorizzato Temperatura della cagliata Pasta cruda Consistenza della pasta Pasta molle Pasta semidura Tempo di stagionatura Fresco Semistagionato
Tenore di grasso Grasso Tipologia di caglio Vitello Tipologia di coagulazione Presamica Tipologia di crosta Pulita