Data
25/06/2017
Domenica 25 giugno è stata l’occasione per apprezzare tutte le sfumature dei sapori di questo
formaggio unico al mondo, prodotto in una zona che interessa 10 Comuni della provincia di Asti e 9
Comuni della provincia di Alessandria, nel settore più orientale delle Langhe, in direzione del mare.
La Robiola di Roccaverano DOP è l’unico formaggio caprino italiano ad avere ricevuto la
Denominazione di Origine Protetta. Un territorio, quello della DOP, che offre paesaggi estremamente vari: boschi, prati, fiumi, colline e vigneti, una zona ideale per l’allevamento delle capre Camosciate e di Roccaverano, le sole due razze ammesse dal Disciplinare di Produzione. Un ambiente geografico che contribuisce alla varietà dei
sapori e dei profumi delle Robiole che mutano a seconda delle stagioni e delle erbe di cui si nutrono gli
animali, che pascolano liberamente gran parte dell’anno.
Com’è tradizione gli assaggiatori della delegazione astigiana dell’ONAF hanno lavorato duramente e lungamente per arrivare ad individuare la miglior Robiola di Roccaverano "in tavola". E' stata premiata l'azienda Giuseppe Abrile, seguita da Amaltea e Casagrossa.
Il pubblico ha invece decretato come migliori Robiole di Roccaverano "in fiera", nell'ordine, quella del caseificio Stutz e Pfister, di Casagrossa e di Adorno.
La giornata è stata animata dalle Pro loco della Langa Astigiana e dell'Alto Monferrato Acquese che
offriranno i loro piatti tipici, come gli ottimi gnocchi che esaltano gli aromi della Robiola.
Novità di quest’anno è stata la collaborazione con il RFF ‐ Rural Film Fest di Bistagno (AL) con la
proiezione di “Pastori, una storia del Piemonte” un film documentario di Paolo Casalis.
Nel pomeriggio, intorno all’antica Torre, si sono tenute le Conversazioni sulla Robiola: ospite
d’eccellenza, il critico enogastronomico Paolo Massobrio insignito del titoto di Cavaliere della
Robiola di Roccaverano DOP.
www.robioladiroccaverano.com